Un seghetto alternativo è un attrezzo elettrico che consente di effettuare tagli dritti e curvi, tagli trasversali o paralleli rispetto all’arrangiamento del legno, smussature e, in generale, di intagliare ogni forma si desideri. Esso può essere utilizzato per incidere e tagliare numerosi tipi di materiali, quali legno, metallo, plastica, ceramica e altri.

Secondo gli esperti, un seghetto alternativo può facilmente sostituire molti altri strumenti, come seghe circolari o seghe a nastro e costituisce, per questo, un’ottima alternativa.
Scegliere, mantenere e usare al meglio un seghetto alternativo non sono cosa facile. Esistono fattori specifici da considerare, sia prima dell’acquisto, che durante l’utilizzo, per un’esperienza ottimale.

Potenza

Il mercato offre due tipi di seghetto alternativo: con cavo e senza cavo. Essi possono avere una potenza variabile tra i 4 e i 7 Amp per i modelli dotati di cavo e di 18-20V per i modelli senza fili.
Come si può intuire, dalla potenza del motore dell’attrezzo dipende la facilità con cui sarà possibile tagliare e lavorare i materiali, specialmente quelli più duri e resistenti.

Solitamente, una potenza di 5 Amp o di 18V è sufficiente per la maggior parte degli utenti. Risulta conveniente optare per una potenza superiore solo in caso vi sia un’effettiva necessità. Nonostante la potenza sia un fattore molto importante, altri elementi come la velocità variabile possono distinguere uno strumento di qualità da uno meno performante.

Velocità

La velocità dei seghetti si misura in corse al minuto. Un attrezzo capace di effettuare 3.000 corse al minuto è, di solito, sufficiente per quasi tutti i tipi di progetto.
 Più importante della velocità massima è la presenza di impostazioni di velocità variabili, le quali consentono di guadagnare flessibilità e precisione nel momento in cui si effettuano dei tagli.
 In base al materiale con cui si lavora, è opportuno utilizzare velocità inferiori o superiore: mentre del legno duro richiede un’alta velocità, il metallo necessità di corse più lente, ma uniformi.

Scegliere la giusta lama

Tra gli errori più frequenti commessi durante l’utilizzo di un seghetto alternativo, vi è la scelta inesatta delle lame. Dal momento che le lame disponibili sul mercato variano in larghezza, lunghezza e disposizione della dentatura, orientarsi nella scelta non risulta semplice, soprattutto per chi non è un esperto in materia.

Fortunatamente, vi sono alcune regole da seguire per facilitare la decisione.
Innanzitutto, le lame dotate di un corpo più largo sono l’opzione migliore nel caso in cui si debbano effettuare tagli lunghi e dritti. Al contrario, lame più strette aiutano ad eseguire tagli circolari e curve. Inoltre, una lama dotata di un tipo di dentatura più larga e meno fitta consente di tagliare molto più velocemente, a scapito di efficienza e precisione, generando una superficie più irregolare.

Denti più piccoli e fitti tagliano i materiali più lentamente, ma garantiscono un risultato più regolare e una finitura più liscia.
Lavorare con i metalli può risultare più complicato, ma vi è comunque un’ampia gamma di lame specifiche a disposizione. Generalmente, la lama giusta dipende dallo spessore del metallo, il quale richiede una dentatura molto più fine e appuntita per essere tagliato correttamente.

sicurezza con telecamere ip

Le telecamere ip sono dispositivi dedicati principalmente alla videosorveglianza che offrono il vantaggio di potersi agevolmente collegare in rete, si può cosi osservare ciò che accade nella propria casa o nel proprio negozio anche a distanza purché vi sia una connessione internet.

Controllare tutto con le telecamere ip

Le telecamere ip hanno il vantaggio di poter essere posizionate con grande facilità nei luoghi che si prediligono poiché il collegamento alla rete dell’abitazione o del locale in cui sono installate può avvenire anche in modalità wireless, rendendo così non solo più agevole l’installazione ma anche più gradevole e discreta la presenza delle telecamere potendo fare a meno dei cavi LAN per collegare la telecamera al router. Le telecamere ip sono presenti in diverse versioni in primis distinte per l’uso interno o esterno; le seconde offrono una maggiore resistenza e un livello di impermeabilità che ne consente l’uso in ambienti potenzialmente soggetti ad intemperie.

Ciò che distingue i vari modelli per qualità non è solo l’accuratezza costruttiva ma anche elementi propriamente tecnici, come la tipologia di ottica utilizzata e in particolar modo la predisposizione per la visione notturna. Vi sono modelli che si avvicinano ad una visione da fish eye che consente di visualizzare un spazio realmente ampio. Per visualizzare le immagini occorre ovviamente uno specifico software solitamente fornito dagli stessi produttori. Inoltre molti apparecchi Nas o cloud router dispongono nativamente di piena compatibilità con telecamere ip di diverse marche.

Lavoro tecnico e meticoloso

I video immortalati possono essere conservati in specifici hard disk collegati alla rete, ma per i più esigenti vi sono telecamere ip che oltre a consentire tale forma di archiviazione dispongono, in aggiunta, di un alloggiamento per scheda SD che consente alla telecamera di salvare i video registrati indipendentemente dalla presenza ho meno di un hard disk dedicato a tale uso. L’elemento essenziale che accomuna le telecamere ip rimane comunque la possibilità di accedere in tempo reale alla visione delle immagini riprese, si può fare ciò attraverso qualsiasi dispositivo, smartphone, tablet, o dal web purché si disponga di connessione internet, un grande vantaggio per chiunque voglia controllare non solo i propri locali da possibili intrusioni non gradite, ma anche semplicemente per visionare ciò che fanno e come stanno i nostri amici domestici, come cani e gatti, in nostra assenza, l’ideale per chi spesso si trova fuori casa.

La visione che avviene in tempo reale su dispositivi portatili consente inoltre di avere sempre sottocchio quanto accade nella stanza dei bambini quando per faccende domestiche si è costretti a spostarsi in altre zone della casa. Le telecamere ip offrono notevoli vantaggi, rappresentano uno strumento di controllo che facilità gli spostamenti, poiché consente di sapere sempre cosa sta accadendo nella propria casa o attività commerciale, si distinguono da complessi sistemi professionali per la videosorveglianza per la loro facile installazione e per l’economicità: una telecamera ip è un prodotto relativamente economico che chiunque può posizionare e avviare senza che siano richieste specifiche competenze, un valido ausilio per la sicurezza e il controllo della nostra casa o attività.

tecnologia a servizio idropulitrici

L’idropulitrice è una macchina ad alimentazione elettrica deputata alla pulizia di pavimenti sia in interni che in esterni e di superfici lavabili ad acqua. dotata di serbatoio, l’idropulitrice sfrutta l’energia elettrica per provocare la fuoriuscita di getti d’acqua a pressione. Esistono diversi tipi di idropulitrice. Alcuni modelli dal costo più contenuto sono più maneggevoli e leggeri, con portata e potenza ridotte rispetto a quelle riscontrabili nei modelli professionali, decisamente più costosi di quelli destinati all’uso casalingo. Ma la differenza non è solo nel prezzo.

Velocità delle idropulitrici

Le idropulitrici professionali sono realizzate in materiali termici, resistenti cioè alle variazioni di temperatura, motivo per il quale sono meno soggette ad usura. tuttavia le idropulitrici ad uso domestico sono ugualmente valide per lo scopo cui sono deputate. Le caratteristiche distintive di un’idropulitrice sono certamente la velocità e l’incisività. Questo straordinario macchinario è infatti in grado di raggiungere velocemente ampie superfici, pulendole alla perfezione con acqua e detergenti aggiunti nell’apposito scompartimento. Il getto d’acqua di un’idropulitrice può essere caldo oppure freddo.

I modelli a getto d’acqua calda sono in genere più utilizzati in ambienti professionali, per la pulizia di camion ad esempio, ossia di superfici che necessitano di un’azione altamente sgrassante. Ciò non si potrà certo dire per un ambiente domestico, al quale si adatta meglio una idropulitrice d’acqua di piccole dimensioni e a getto d’acqua fredda. La pressione dell’acqua infatti basta ad assicurare un’accurata pulizia delle superfici. Per la casa è preferibile inoltre scegliere modelli di idropulitrici dotate di carrello, perchè più comode da trainare in quanto il carrello annulla il problema del peso, che in alcuni casi può essere impegnativo.

Componenti aggiuntive

Le idropulitrici possono presentare delle componenti aggiuntive che consentono di estenderne l’uso e non limitarlo alle pavimentazioni o alle superfici regolari. Alcuni modelli hanno in dotazione delle speciali lance e ugelli che sostituite alle spazzole principali, sono in grado di raggiungere angoli nascosti o di essere più efficaci con lo sporco più ostinato. Come si accennava esistono idropulitrici dotate di ugelli appositamente pensati per la pulizia delle grondaie.

Se pensate di acquistare una idropulitrice dovete sapere che è un macchinario di facile reperibilità in quanto pensato anche per le pulizie domestiche. Potrete scegliere la vostra idropulitrice con l’aiuto di personale specializzato negli appositi reparti dei grandi negozi di bricolage e fai da te. Affidandovi al personale specializzato riuscirete di sicuro a trovare il giusto equilibrio tra qualità delle prestazioni del macchinario e convenienza del prezzo.

scatti da sogno con fotocamera

La fotocamera digitale è un dispositivo elettronico, dotato di batteria ricaricabile con autonomia variabile a seconda del modello di cui si è in possesso, è in grado di rendere, con l’ausilio di un componente specifico detto convertitore, le immagini catturate attraverso un sensore, in file digitali, di definizione variabile in base al tipo di apparecchio fotografico, attraverso una serie di passaggi complessi. è dotata di monitor.

Come si usa la fotocamera digitale?

Chiunque può utilizzare una fotocamera digitale per ritrarre il paesaggio mozzafiato che ha di fronte o immortalare una giornata di quelle memorabili o semplicemente catturare l’espressione sorpresa dei propri figli che hanno appena scoperto dell’esistenza dei grilli. I modelli compatti in particolare, reperibili a prezzi piuttosto contenuti sul mercato, sono di facilissimo utilizzo, poiché sono pensati per essere utilizzati davvero da chiunque, compreso chi non ha mai avuto a che fare prima con una macchina fotografica.

Le fotocamere digitali infatti sono dotate di regolazione automatica delle impostazioni di scatto nonché di messa a fuoco automatica. in altre parole provvedono quasi a tutto da sé. Ma c’è di più, per chi avesse voglia di dilettarsi in esperimenti fotografici più raffinati, sono dotate altresì di complessi programmi, il cui utilizzo è semplificato da comandi, attraverso i quali sbizzarrirsi con effetti speciali, trasformare un paesaggio primaverile in un paesaggio innevato, rendere bianca e nera una foto coloratissima ecc.

Sono dotate inoltre di zoom, di flash di riempimento, di autoscatto, di scatto multiplo e via dicendo e posseggono ottiche speciali che coprono aperture angolari molto variabili, generalmente tra i 28 e gli 80mm. sono in grado di adattarsi ad ogni tipo di scenario e restituirlo perfettamente. i modelli più complessi hanno costi decisamente più elevati, sono spesso dotati di sistema reflex e sono utilizzabili tuttavia anche in modalità manuale. Sono in genere molto più pesanti e adatte ai fotografi professionisti.

Risparmio garantito

La fotocamera digitale non necessita di pellicola. Questo, come sanno gli appassionati di fotografia analogica, consente un notevole risparmio, dati i costi piuttosto elevati dei processi di sviluppo del negativo e stampa su carta fotografica. L’assenza di pellicola consente inoltre di ridurre l’ inquinamento ambientale essendo gli acidi fotografici impiegati per lo sviluppo e la stampa altamente inquinanti, non a caso vanno smaltiti presso appositi punti di raccolta, in contenitori adeguati. Hanno inoltre elevate prestazioni e sono molto maneggevoli. Ormai hanno sostituito completamente i modelli meccanici, riservati per lo più al collezionismo e agli appassionati di fotografia.

pistola sparachiodi

Si tratta di un attrezzo che ha quasi mandato in pensione il martello. Ma che cos’è e come funziona una pistola sparachiodi?

Caratteristiche di una pistola sparachiodi

Usata per inserire chiodi nei muri e altre superfici, la pistola sparachiodi è una rivale automatica del martello in molti campi dell’edilizia e dell’industria manifatturiera. Inventata negli anni 450, oggi è presente sul mercato in diverse varianti. La più semplice è quella a molla. Questo tipo è in grado di ospitare un chiodo per volta e usa la forza di una molla a spirale per inserire il chiodo nella superficie desiderata. Un altro tipo è la pistola sparachiodi a solenoide, o elettromagnetica. In questo caso il pistone è composto da un materiale magnetico che viene spinto fuori o dentro la pistola, a seconda della direzione del campo magnetico.

Le pistole a solenoidi sono più affidabili di quelle a molla ma sono meno potenti delle pistole sparachiodi pneumatiche. Sfruttando l’aria compressa, una pistola sparachiodi pneumatica è in grado di penetrare anche le superfici più dure. Un’altra variante è la pistola sparachiodi a combustione, che accende una miscela di gas infiammabile e aria per creare una piccola esplosione (come quella dei motori dell’auto), spingendo così il chiodo fuori dalla canna. Tuttavia, il fatto che sia attaccata con un tubo a un compressore d’aria ne consente un utilizzo limitato rispetto agli altri modelli. Questi sono gli elementi che tutte le pistole sparachiudi possiedono:

  • Grilletto secondario. Spesso sulla pistola è installata una misura di sicurezza che impedisce ai chiodi di essere sparati per sbaglio. I chiodi vengono rilasciati solo quando lo strumento è premuto contro una superficie solida.
  • Caricatore. I chiodi si trovano in un caricatore. Può avere un design semplice come in figura o una forma a spirale che contiene un maggior numero di chiodi.

Origini della pistola sparachiodi

Lo strumento è stato inventato negli anni ’50 da tre operai edili americani: Marvin Hirsch, John 011ig e Reuben Miller, che basarono la loro idea sul meccanismo delle pistole della Seconda Guerra Mondiale. Veterani della guerra, svilupparono il prodotto in un garage e presentarono l’idea alla lndependent Nail Company.

Impressionata dalla loro invenzione, l’azienda offrì ai tre operai 25.000 dollari. Inizialmente i tre rifiutarono l’offerta con l’idea di avviare una loro società, ma faticando a trovare dei finanziatori cedettero i diritti a un’altra azienda, la Bostitch. Nei decenni seguenti la pistola sparachiodi si è evoluta ed è diventata il potente strumento che conosciamo oggi.